Il desiderio di Natale e le CANDELE di TRAMEZZINO RICOTTA E PROSCIUTTO COTTO

Nel piccolo paese di Trimonte succedeva una cosa incredibile, da due anni non si festeggiava più il Natale! 

Gli abitanti del paese avevano deciso che delle feste natalizie non ne potevano più. Sempre i soliti auguri, gli scambi di regali banali, tanto cibo sprecato e l’attesa di una nascita che per loro non rappresentava più nulla. 

I bambini di Trimonte ormai si erano rassegnati all’idea di non trovare sotto l’albero i tanto sognati doni. Perché da due anni Babbo Natale non riceveva più le loro letterine, non volava con la sua slitta sul loro paese, ma soprattutto non c’erano alberi illuminati sotto i quale lasciare i regali.

Così il mese di dicembre era diventato un mese come un altro. Niente addobbi nelle case e nelle strade, niente canti davanti alla chiesa, niente recite di Natale. Niente di niente.

Ma il piccolo Andrea a questa situazione proprio non si voleva rassegnare. “Non è possibile che anche quest’anno nessuno voglia festeggiare il Natale. Dobbiamo fare qualcosa!” diceva alla mamma. “Tesoro ma lo sai che la gente si è stancata di questa festa fatta solo di regali inutili e auguri forzati” gli diceva lei. 

“Ma io voglio che torni l’amore per il Natale!” proclamava Andrea. E a sostegno della sua tesi, la sorellina Chiara aggiungeva “Pule io, pule io!”.

Andrea allora decise di riunire nel garage gli amici del coro, che ormai da due anni non si esibivano più nei giorni di festa. “Amici dobbiamo far tornare il Natale a Trimonte” disse il bambino. “Ma come facciamo? I miei genitori non vogliono neanche sentirne parlare” disse disperato Gianluca. “Dobbiamo pensare a qualcosa che possa coinvolgere tutti e far sentire il calore della festa” disse Lorenza. “Dobbiamo esprimere tutti lo stesso desiderio nello stesso momento, l’ho visto fare in un film” aggiunse Claudia.

Questa idea piacque molto ad Andrea “Giusto, tutte le sere, alla stessa ora, dobbiamo desiderare il più forte possibile che il Natale torni tra noi”. “Come con la candelina del compleanno?” chiese la piccola Chiara. “Hai ragione Chiara, ogni sera alla stessa ora esprimiamo il desiderio e mettiamo una candela alla finestra” disse Andrea. “Certo, così se lo facciamo tutti avremo tutte le case del paese illuminate!” esclamò Luca. “Esatto! Cominciamo da domani che è il primo dicembre. Fino al 24 accenderemo una candela a sera e la metteremo sul davanzale della finestra. Vedrete che riusciremo a scaldare i cuori di questo paese!”. Disse fiducioso Andrea.

E così, dal 1 dicembre, le case di Trimonte cominciarono ad illuminarsi. All’inizio solo qualcuna. Ma, ogni sera, Andrea e Chiara vedevano dalla loro finestra della casa sulla collina sempre più fiammelle accese.

Arrivati al 24 sera, i due bambini, posizionando la propria candela sul davanzale, si accorsero che tutte le case del paese avevano anche più di una finestra illuminata. Andrea si emozionò molto e chiamò i suoi genitori “Guardate che bello il nostro paese” disse facendoli affacciare alla finestra. I genitori rimasero senza parole: davanti ai loro occhi uno spettacolo di piccole luci che, tremolanti, forti o fioche, davano calore e colore ad ogni casa. 

Andarono tutti a letto più felici e con nel cuore un senso di pace che non provavano da anni.

La mattina del 25 dicembre i due bambini furono svegliati dal papà “Andrea, Chiara, alzatevi subito e guardate dalla finestra”. Così i bambini spalancarono le imposte e si trovarono davanti il…Natale!

L’intero paese era in festa. Alberi addobbati, bambini che giocavano, persone che si scambiavano gli auguri, le campane della chiesa che suonavano felici e gli amici del coro che cantavano sotto un maestoso albero illuminato.

E lontano, molto lontano nel cielo, ad Andrea sembrò di vedere proprio lui, Babbo Natale che andava via con la sua slitta. E solo allora si accorse che sotto la spelacchiata pianta del salotto c’erano due pacchetti. Uno per lui e uno per Chiara.

E mentre Chiara si accingeva a scartare il suo, Andrea vide che vicino ai regali c’erano due piccole candeline con attaccato un biglietto e questo messaggio: “Non smettete mai di credere all’impossibile, solo così tutto sarà possibile. Buon Natale da Babbo Natale”. 

Andrea conservò quel biglietto nel suo cassetto delle cose preziose e poi, insieme a Chiara e ai suoi genitori, dopo essersi vestiti e ben coperti, corse in paese per dare finalmente inizio al suo Natale.

Per ricreare la magia del Natale anche nell’aperitivo delle feste, ecco delle facilissime CANDELE realizzate con il pane per TRAMEZZINI da farcire a piacere, per esempio con una crema di RICOTTA E PROSCIUTTO COTTO.

Per prima cosa preparate la crema per farcire le candele tramezzino. Mettete in un tritatutto 250gr. di RICOTTA, 1 cucchiaio di FORMAGGIO grattugiato e frullate brevemente. Aggiungete 3 fette di PROSCIUTTO COTTO tagliate a piccoli pezzi e frullate ancora, fino ad ottenere una crema rosa ed omogenea. Spalmate la crema su le fette di pane per tramezzini e poi arrotolatele dal lato corto, stringendo bene.

Avvolgete i singoli cilindri di pane nella pellicola e tenete in frigo per almeno 30 minuti. Trascorso il tempo, toglieteli dalla pellicola e tagliateli in varie dimensioni così da avere candele di altezze diverse. Ricopriteli con la MAIONESE e infine mettete un pomodorino come fiammella.

Le CANDELE di TRAMEZZINO RICOTTA E PROSCIUTTO COTTO sono pronte per fare bella figura sulla vostra tavola.

7 risposte a “Il desiderio di Natale e le CANDELE di TRAMEZZINO RICOTTA E PROSCIUTTO COTTO”

  1. Che bella idea carinissime 😘❤️❣️

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      1. Qua nevica bacioni cara 💕💕❤️❤️

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      2. Ma che bello, beata te! Qui al sud solo un po’ di freddo…

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      3. Ti dà subito l’idea del Natale ma adesso è mista a pioggia vediamo come prosegue ☺️❣️

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      4. Aspetto un tuo post con le foto della neve!

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      5. Appena nevicherà 😅 oggi c’è il sole ☀️ 🥰

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